Consigli generali per un’alimentazione corretta

Consigli generali per un’alimentazione corretta

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Una buona alimentazione è la migliore medicina preventiva.

Permette una crescita armoniosa del gattino, mantiene l’adulto nel suo peso forma, favorisce un’ottima crescita dei feti e un allattamento di qualità, previene molte malattie legate alla vecchiaia. Il vostro gatto ha dunque bisogno ogni giorno di un’alimentazione completa ed equilibrata. In altri termini, deve assumere alimenti che contengano tutti i principi nutritivi in quantità sufficiente a soddisfare i propri fabbisogni nutrizionali.

Partiamo dal fatto che il gatto è un CARNIVORO.

La scelta tra un’alimentazione casalinga o industriale dipende dal tempo a disposizione e soprattutto dalle vostre conoscenze in materia dietetica.

L’alimentazione casalinga consiste nel fabbricare una razione alimentare a partire da elementi di base (proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali). Ogni elemento della razione deve essere pesato al fine di costituire una razione equilibrata che copra tutti i bisogni del gatto. Molto indicativamente, una ricetta casalinga dovrebbe essere così composta, in percentuale di peso:

Carne – varie parti  (pollo, pesce, manzo, coniglio) 70%
Riso molto cotto 15%
Verdure verdi o carote (no cipolle, sono tossiche!) 10%
Olio d’oliva 5 %

Alimenti come il tonno o gli affettati possono essere allungati ogni tanto come premio al vostro peloso, ma NON costituire l’alimento di base.

Meglio non somministrare affatto il latte, poiché dopo lo svezzamento i gatti perdono l’enzima capace di digerire il lattosio, quindi la più comune conseguenza dell’assunzione di latte nei gatti è la diarrea… poi ci sono alcuni gatti che lo digeriscono benissimo, ma sono rari. Se proprio il latte è adorato dal vostro amico peloso ci sono in commercio le confezioni apposta per gatti (anche al supermercato) a basso contenuto di lattosio.

Il gatto digerisce con difficoltà l’amido (riso, mais) a meno che non venga somministrato in piccole quantità e stracotto. Quindi niente pasta o avanzi della nostra tavola al micio.

I grassi sono molto importanti nell’alimentazione del gatto.

Per fornire una giusta percentuale di grassi, invece di aggiungere più alte percentuali di oli vegetali come quello di oliva, sarebbe meglio utilizzare le parti grasse della carne stessa, e anche una certa percentuale di interiora. La carne magra non è molto adatta per un felino, che copre il proprio fabbisogno energetico attraverso proteine e grassi. Bisognerebbe in teoria aggiungere degli integratori minerali alla ricetta casalinga del gatto, ma sono uno dei più grandi pericoli nella dieta fai da te se non dosati correttamente. Le sostanze minerali sono infatti direttamente coinvolte nella formazione di cristalli e calcoli. Sovradosaggi possono essere molto pericolosi, come lo sono anche le carenze.

Per quanto uno si impegni e sia competente in materia non raggiungerà mai i livelli di equilibrio dietetico dei cibi industriali di qualità, e se proprio non ne sa nulla di dieta felina rischia a lungo termine di fare dei bei danni.

Se invece si sceglie la più comoda e sicura alimentazione industriale, bisogna sapere che, semplificando molto, la differenza tra la maggior parte di marche di cibo del supermercato e cibo più adeguato che si trova nei negozi appositi (petshops) è la stessa che corre tra il fastfood e un’alimentazione sana ed equilibrata. Nei petshops ci sono, tra l’altro, tutte le linee per esigenze e malattie particolari che al supermercato non si trovano (per l’insufficienza renale, la convalescenza, i calcoli, le allergie… di tutto).

Se leggiamo le etichette (sarebbe importante imparare a farlo) delle comuni marche di scatolette pubblicizzate e che si trovano al supermercato (Friskies, Whiskas, Kitekat…) non hanno al loro interno più del 4% di carne. Capirete ora anche voi che è troppo poco e che per arrivare a mangiare la dose giusta di proteine giornaliere il gatto dovrebbe mangiarsi un quintale di quelle scatolette al giorno. Se leggete le quantità consigliate per gatto, l’umido di qualità premia perché, visto che contiene percentuali maggiori di carni o pesce, sazia con quantità minori. Tantissimi gatti poi adorano il cibo del supermercato perchè le ditte produttrici lo riempiono di appetizzanti, infatti spesso i gatti abituati a mangiare Whiskas è difficile che si abituano a un’alimentazione diversa.

I gatti devono inoltre trovare assolutamente nel loro regime alimentare dei principi attivi quali la taurina e l’arginina (due amminoacidi), l’acido arachidonico (un acido grasso essenziale), la vitamina A e la niacina (o vitamina B1). Per questo, se un gatto si alimenta solo ed esclusivamente di scatolette di altissima qualità in cui negli ingredienti l’unica voce è, per fare un esempio, 100% di carne scelta di coniglio, senza che ci siano delle integrazioni vitaminiche o altro, l’alimentazione di quel gatto sarà carente di alcuni elementi essenziali (nonostante sulle confezioni ci sia scritto alimento completo!). Quindi un gatto che mangia delle scatolette non integrate deve mangiare anche i croccantini. Ancora: è per questo motivo che è fortemente sconsigliato offrire ad un gatto alimenti per cani, che sono spesso troppo poveri di proteine e di grassi e troppo ricchi di amido, oltre a contenere troppa poca taurina.

La carne nell’umido deve esser almeno presente al 30-40 % (possibilmente non derivati), nel secco (croccantini) al 20%. Il cibo secco è ovviamente più calorico a parità di peso (circa 4:1 rispetto all’umido), quindi le dosi devono essere decisamente minori.

Diciamo che, evitando alcuni prodotti un po’ troppo scadenti, le principali marche presenti sul mercato possono essere – a nostro avviso – così suddivise in fasce: (la dicitura C.F sta per cruelty free)

CROCCHETTE

Fascia alta Fascia medio-alta Fascia media Fascia medio-bassa
Almo (c.f.) Purina Proplan Purina One Cat Chow (affinity pet care, c.f.)
Affinity Advance (c.f.) Iams Ultima (affinity pet care,c.f.)
BioMill (c.f.) Feline Trainer (c.f.) Matisse (gusto pollo e riso)
Burns (c.f.) Bayer Perfect Fit
Avoderm April (c.f)
Nutro Gimpet
Hill’s Crancy pro 34 (c.f)
Eukanuba Amì (c.f. vegetariani)
Shesir
Nutra Gold
Forza10 (c.f)
Greenfish
Yarrah (c.f.)
Royal Canin
Eagle Pack

UMIDO

Fascia alta Fascia medio -alta/alta Fascia medio-alta Fascia media
Almo nature e jelly (c.f.) Shiny cat (Gimpet) Hill’s Stuzzy Gold
Schesir Interpet Superior Iams Petreet class
Nutro Adoc nature Animonda LeChat (c.f.)
Sushicat Natural Delice (Progres) Leonardo Nutrisco
Febel Schiress Petreet Natura Dreesy
Biolife (c.f.) Yarrah (c.f.) Gourmet Diamant
Greenfish  Aniwell Sheba Trésor
Felinea (c.f)  Lifecat
Forza10 (c.f.)
Silver (c.f.)
Natural Line (c.f.)

Se si vuole raggiungere un compromesso per non dare da mangiare al gatto schifezze piene di additivi e appetizzanti, ma senza incidere troppo sul budget familiare, si può optare per le marche di qualità media che si possono comunque trovare al supermercato: PETREET, IAMS, GOURMET DIAMANT (non perle), SHEBA TRESOR (non essence) ADOC, LECHAT per l’umido, IAMS, PURINA ONE, PERFECT FIT, ULTIMA per i croccantini.

Ricordiamoci che i gatti non amano cambiare le proprie abitudini di colpo, neanche quelle alimentari (possono stare diversi giorni senza mangiare se il cibo nuovo non è di loro gradimento): se decidiamo quindi di cambiare marca di croccantini mettiamo nella ciotola il primo giorno il 25% di croccantini nuovi con il 75 dei vecchi, dopo 2 o 3 giorni aumentiamo al 50, poi al 75, fino a sostituirli completamente.

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